L’umidità di risalita è uno dei problemi più annosi che affliggono le nostre case e i nostri condomini. Per anni, si è ovviato a questo disagio alternando diverse tecniche, alcune molto fortunate e in voga ancora oggi, altre abbastanza apprezzate in un primo momento, ma rivelatesi poco ottimizzanti se non addirittura pericolose in un secondo momento. Appartiene alla seconda categoria sicuramente il taglio delle murature per l’umidità di risalita.
Nelle prossime righe, approfondiremo le ragioni di quanto appena detto e lo faremo dapprima presentando le indicazioni dell’attuale normativa in materia, poi suggerendo soluzioni alternative a
quelle più comuni ma meno sicure come appunto il taglio fisico delle murature.
Il taglio meccanico dei muri perimetrali e la delicata situazione italiana
L’Italia è un paese a forte rischio simico e idrogeologico, ed è molto difficile trovare una zona dove non si debba porre particolare attenzione a uno di questi due fattori nel momento in cui si
costruisce o ammodernizza un edificio. Non è un caso se la normativa in materia è particolarmente stringente e non deve sorprendere se questa va a toccare anche i lavori finalizzati all’eliminazione dell’umidità di risalita.
In passato, una delle modalità per fermare l’umidità di risalita era proprio quella del taglio fisico delle murature, e ancora oggi viene praticato con una certa leggerezza da privati con qualche
conoscenza di muratura o addirittura da aziende che ignorano la normativa. D’altronde, a molte ditte interessa finalizzare il lavoro, non le conseguenze che esso comporta. Ma le conseguenze
possono essere anche gravi, e questo è giusto che si sappia.
È scientificamente provato, fra le varie cose, che in caso di terremoto un’abitazione che ha subito il taglio meccanico dei muri perimetrali (e non) corre maggiori rischi di crollare, proprio perché “scivolerebbe” sul taglio effettuato. E non bisogna neanche attendere il terremoto per arrivare a un evento del genere: ogni edificio – se non adeguatamente mantenuto – va in contro a un naturale
decadimento strutturale. Operare un taglio oggi e non tenerlo sotto controllo per i prossimi venti anni potrebbe essere più pericoloso che utile al mantenimento complessivo dell’intero edificio.
Divieto taglio murature per umidità: cosa dice la legge
Per questo, come anticipavamo sopra, esiste una serie di leggi e normative che vietano il taglio delle murature. La più eloquente, e quella da prendere come punto di riferimento prima ancora di
consultare decreti regionali e comunali, è il D.M. del Ministero delle Infrastrutture del 14 gennaio 2018 in tema di “Approvazione delle nuove norme di tecniche per le costruzioni”, poi aggiornato
nel Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 17 gennaio 2019 a oggetto “Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni”. Il decreto completo è scaricabile qui.
Taglio murature per umidità: il divieto del decreto ministeriale
Il capitolo che ci interessa è il 7.8 “Costruzioni in muratura”, più precisamente il paragrafo 7.8.1.4 “Criteri di progetto e requisiti geometrici” a pagina 258 del documento che abbiamo
linkato sopra. La prima frase del paragrafo è di per sé già abbastanza esauriente e recita «Le piante delle costruzioni devono essere quanto più possibile compatte e simmetriche rispetto ai due assi
ortogonali».
Se ciò non bastasse, fuga ogni dubbio la frase immediatamente successiva, dove leggiamo: «Le pareti strutturali, al lordo delle aperture, devono avere continuità in elevazione fino alla fondazione, evitando pareti in falso». Le pareti in falso sono quelle che – poste su un determinato piano – terminano sul solaio senza proseguire al piano sottostante. Un muro tagliato costituisce per definizione una sorta di parete in falso perché interrompe appunto la continuità dell’opera muraria originale.
Ignorare questa legge mette te e l’azienda che opera il taglio in una posizione di perseguibilità penale, dato che questa pratica può costituire un serio pericolo per le persone, gli animali e le cose
presenti all’interno dell’edificio.
Eliminare l’umidità di risalita. Le alternative proposte da Yume
Dato che operare il taglio delle murature in sicurezza è pressoché impossibile, bisogna guardare ad altre pratiche.
Abbiamo già parlato sul nostro sito delle diverse tecniche per combattere l’umidità di risalita, provando anche a sconsigliarne alcune abbastanza diffuse ma dagli esiti incerti. Una di queste è il
ben noto vespaio aerato.
Per assicurarsi di agire in maniera definita l’unica soluzione scevra da problemi è la barriera chimica orizzontale, pratica già nota dagli anni Settanta e ampiamente raffinata negli anni successivi, di cui Yume è avanguardista in Italia. Con questa tecnica il muro non viene mai tagliato, mantenendo quindi la sua integrità e di conseguenza l’alto livello di sicurezza originario.
Con la barriera chimica si effettuano dei semplici fori sul muro da trattare; qui si iniettano specifici composti che, agendo a lenta diffusione, riempiranno gli spazi affetti da umidità risolvendo il
problema. Grazie alle iniezioni, inoltre, non solo si arresta il progredire dell’umidità, ma si garantisce anche un rapido e naturale asciugamento della parete. Si risolvono così due problemi
grazie a un’unica operazione.
Yume: servizi per l’edilizia all’avanguardia, nel pieno rispetto delle leggi
Fra i nostri valori che ci spingono ogni giorno a offrire il meglio ai nostri clienti, rientrano sicuramente la sicurezza delle persone e il rispetto delle leggi. Per quanto riguarda il taglio murature per umidità, la normativa lascia spazio a poche interpretazioni. È per questo che vogliamo aiutarti a risolvere il problema senza contravvenire ad alcuna disposizione nazionale.
Per onorare appieno la nostra mission, poniamo la stessa attenzione in ognuno dei settori in cui operiamo. Non solo umidità di risalita, ma anche iniezioni contro le infiltrazioni d’acqua nei solai,
dalle pareti controterra e le iniezioni di consolidamento del calcestruzzo e delle murature.
Contattaci per avere informazioni sui nostri metodi di lavoro o anche solo per richiedere un sopralluogo e un preventivo gratuiti; siamo raggiungibili al numero 800-912465 oppure tramite l’apposito form che segue.
Saremo felici di indicarti qual è la strada migliore (e non la più facile) per risolvere il tuo problema.